mercoledì 17 gennaio 2018

Sintesi finale

SPIAGGE ARTIFICIALI
SPIAGGE ARTIFICIALI
Il blog sulle spiagge artificiali nasce da una esercitazione fatta durante il corso universitario 2017/2018 di "storia delle cose", presso il Politecnico di Torino dallo studente Perini Vittorio.

-La prima fase del blog si concentra principalmente sullo studio della semantica della parola stessa "spiaggia artificiale" , ricercando sinonimi, concetti collegati, parole in lingue diverse legate all'oggetto preso in considerazione. Tutto ciò ha permesso di agevolare le successive fasi di analisi. Dopo aver individuato queste parole, si è cercato di riorganizzarle in una "mappa concettuale", nella quale si sono potute identificare delle macrocategorie e le loro relative sottocategorie. Successivamente, nei post che seguono, sono state analizzate e approfondite.
-Nella seconda fase di esplorazione delle informazioni, in primo luogo, si è cercato di ottenere delle notizie generiche sulla tematica stessa. Controllando nei giornali, ad esempio, si è trovato un "articolo" scritto da "La Repubblica", citato all'interno del blog, che tratta delle prime spiagge artificiali costruite all' interno delle città senza mare, come Parigi, Milano...
Tra le altre informazioni cercate nei libri, in particolare ne "Le Pocket beach" di Frango Angeli, si è trovato una serie di "narrazioni" relative alla loro gestione, costruzione, il loro mantenimento e altri tipi di interventi. Sempre all' interno di queste, si sono trovate notizie legate alla geomorfologia del terreno e vari studi condotti sul movimento ondoso del mare, ovvero la prima causa delle perdite di sabbia delle spiagge.
In altri testi meno tecnici, come quelli "letterari", si nota che viene utilizzata solo come ambientazione delle storie, come anche nei "fumetti", per esempio nel racconto di Topolino scritto nel 1978.
In alcuni post curiosi, quale il "cinema", le spiagge artificiali sono sempre legate ai luoghi delle scene. Nella "musica", la tematica delle spiagge artificiali, diventa una protesta nei confronti dell'uomo stesso. Infatti prendendo come riferimento, il cd dei Gorillaz "Plastic Beach", emergono dei testi nei quali gli artisti criticano l'uomo per la creazione di queste spiagge, sia quelle fatte di sabbia sia quelle create, involontariamente, dall'abbandono di rifiuti di plastica nel mare.
-Nella terza fase del blog si è cercato di capire quali sono le caratteristiche principali della spiaggia artificiale, tra cui : le tipologie di "elementi" utilizzati per la composizione della sabbia, ovvero la realizzazione o per il suo ripascimento; com'è "strutturata" lungo il mare; le "forme" utilizzate per realizzarla ; lo "scopo" legato allo loro creazione, sia al livello sociale che territoriale, infine si è cercato di trovare i "numeri" legati alla costruzione di una spiaggia (granulometria, volumetria...)
-Nella quarta fase si sono analizzati i principali problemi a cui sono soggette sia le spiagge naturali sia quelle artificiali, verificando le "statistiche" legate alla dispersione di sabbia e all'arretramento delle coste italiane, i consumi e i costi per gli interventi dei loro ripascimenti.

Sono presenti, inoltre, anche dei "grafici" riguardanti il numero d'interventi effettuati in Italia per le pocket beach e le estrazioni di materiale sabbioso(che supera qualsiasi altro materiale estratto), mettendo in evidenza queste problematiche-
L'"industria" che ha maggior rilievo per la costruzione delle spiagge artificiale è quella che produce sabbia. Se, però, non si usufruisce delle materie prime in maniera sostenibile, si va in contro a una serie di "rischi" come l'esaurirsi delle risorse, l'aumento delle sostanze inquinanti, l'assenza di coste senza sabbia ed ulteriori problemi citati all' interno di altri post

 I paesi, sia in Europa che nel Mondo, stanno cercando di sensibilizzare su questo tema, applicando delle "normative" aventi lo scopo di migliorare l'efficienza delle spiagge, ridurre al minimo il consumo di materie prime e perfezionare tutti i problemi riguardanti questo argomento.
Nel mondo sono in corso studi su nuove tecnologie in grado di non far disperdere la sabbia nel mare. Un esempio è "Smart Pebble", il quale intento è il riuso dello stesso materiale sabbioso, senza dover creare o reperire altra sabbia.
Nell'esaminare gli "episodi" passati ci permette di capire se si è stai in grado di svolgere un buon lavoro, inoltre, è anche un ottimo "modello" di valutazione. Infatti, oggi, si possono prendere in considerazione di strumenti già creati ed utilizzabili, senza aspettare nuove creazioni.
-Nell' ultima parte del blog si è cercato di enfatizzare alcune costruzioni di spiagge artificiali , in diversi "luoghi" del mondo. Prendendo spunto da queste siamo in grado di capire le funzioni principali, delle quali "l 'utente" ne usufruisce.
Infine, ne " L'abbecedario" e ne "Il glossariotrilingue", si sono raccolte le parole più importanti del blog.

mercoledì 27 dicembre 2017

L'abbecedario






















T-Turisti




Z-zona


Brevetto Pocket Beach

Questo brevetto pubblicato nel 19 marzo 1996, inventore King Wong con il numero di pubblicazione US5499411 A; consiste nell' inserire una  coperta  al di sotto del volume di sabbia; con vari punti di ancoraggio  in caucciù.
La principale funzione di questo telo è quello di non disperdere la sabbia in mare.
Tutte le informazioni  inerenti ad esso  sono presenti qui.



I vari tipi di modello

REALE


Pocket beach è un modello reale  che permette di calcolare: 
-Le dimensioni ideali per  una spiaggia artificiale
-Il quantitativo di sabbia utile sia all'inizio e sia durante 
VIRTUALI


LEGO Ninjago: è uno degli ultimi video game realizzato dalla Lego. All'interno del  gioco, il secondo livello consiste nel costruire una spiaggia artificiale con i lego, tale costruzione servirà a collegare le due  isole; in modo tale da terminare il livello.
       
                 
                                   
Manecraft: è videogame per computer, il gioco consiste nel  realizzare case o altri immobili, vi è la  possibilità di costruire terreni e anche spiagge artificiali ;tutto ciò è chiaramente fatto al pc virtualmente.

CULTURALE 


Le pocket Beach :sono un modello culturale che cerca di istruire i progettisti e incentivare la progettazione di queste tipologie di spiagge artificiali con dimensioni ridotte, per evitare una dispersione di sabbia cospicua nel mare, causata dal moto ondoso del mare.

MODELLO SOCIALE


Metropolis: è un libro che racconta di alcune spiagge costruite artificialmente a Tokio, dove in precedenza i concept dei progetti sono stati realizzati da attività sociali fatte da bambini in diversi oratori presenti nella città. 

martedì 26 dicembre 2017

Gli utilizzatori


La spiagge artificiali  normalmente sono dotate di Sabbia e tutti gli altri elementi per aumentare il confort e stimolare la voglia di tornarci all' utente che le frequenta. Vi sono due tipologie di utilizzatori:

-TURISTI: sono coloro disposti a recarsi appositamente per la cosa artificiale, solitamente  rientrano in questa categoria dei  progetti con un grande impatto come segue qui.


-CITTADINI: sono coloro che usufruiscono della cosa artificiale nella propria città per momenti di svago, di rinfresco o socializzazione come ad esempio a Bruxelles


Storie e Personaggi



BARCELONETA
(immagine del 1992 di Barceloneta)
Fino al 1992 Barceloneta (Barcellona) era stato un quartiere marinaro, dove aveva solo la funzione di porto.Fino a 30 anni fa Barcellona non aveva neache un metro di spiaggia.
Con avvento delle olimpiadi del 1992 il comune di Barcellona decise di cambiare completamente il volto della propria città ; la trasformò da una città di mare solo a livello portuale a una città sia portuale e sia turistica grazie all'ottima ubicazione in riva al Mar Mediterraneo. La costruzione delle spiagge partì nel 1988 e finì nel 1992; si costruirono piú di 5 km di spiagge artificiali, partendo dalla Plaza de Mar fino al Parc del Forum.Si costruì anche il Passeig de Joan Borbó, lo splendido Passeig Maritim, due elementi che hanno inciso molto nel turismo di Barcellona. Questa grande opera ha permesso di amalgamare  la metropoli e il mare, consacrando definitivamente Barcellona come meta turistica mondiale.

Mohammed bin Rashid Al Maktoum
"Big Mo " cosi definito a Dubai per via della sua passione per i cavalli da corsa, attualmente è il primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti .
Nel 2003 fece partire uno dei progetti più particolari e più costosi  al mondo, riguardo  alla costruzione di spiagge e isole artificial.
Come tecnica di recupero della sabbia fu utilizzato il  dragaggio dei fondali marini , per la realizzazione di questa opera ci vollero quattro anni. 
Vengono compresi tre progetti di fama mondiale:


Pearl of Arabia

I luoghi

(Miyazaki in Giappone)
Ocean dome è la spiaggia artificiale al coperto più grande del mondo , misura 300 metri per 100 metri, in questa spiaggia è possibile anche surfare allo scattare di ogni ora ed è possibile vedere l'eruzione del vulcano ( artificiale ).Può ospitare fino a 10 mila persone .

(Parigi , Francia)
Paris Plage è stata la prima spiaggia artificiale inaugurata in una città urbana senza mare, venne inaugurata nel 2002 lungo la Senna tra il tratto  Louvre a Pont de Sully, ogni anno viene riproposta quattro settimane a cavallo tra luglio e agosto per combattere il caldo afoso della città. 




La costa di Miami beach una delle spiagge più famose al mondo ed è ormai completamente artificiale a causa dei continui ripascimenti subiti. Il consumismo di questa zona deve far riflettere e far pensare a nuovi metodi di approvvigionamento della sabbia, perché si va verso l'esaurimento delle risorse di essa.